Storia - La Via Mercatorum e le altre strade ad andamento verticale

Relativamente alla viabilità a scorrimento verticale, la Valle Averara era servita dal segmento più estremo della Via Mercatorum, che tra Olmo e Redivo ricalcava il tracciato della Via del Ferro, quindi passava alle spalle di Averara, all’altezza della contrada Castello, poi risaliva la Val Mora fino a Valmoresca, dove iniziava ad inerpicarsi fino alla conca di Parisolo. Qui si divideva in due diramazioni: a nord est raggiungeva il passo di Albarino, o Albaredo, a nord ovest il passo del Verrobbio, detto anche di Morbegno, da dove scendeva in Val Gerola. Si poteva raggiungere la Valtellina anche da Ornica, attraverso la Val di Salmurano e il passo omonimo che pure dava sulla Val Gerola. La costruzione della Via Priula, che da Olmo raggiungeva Mezzoldo e poi il confine valtellinese, non ebbe ripercussioni negative su Santa Brigida e le altre località limitrofe, dato che il percorso della Val Moresca continuò ad essere utilizzato in forma complementare a quello della nuova strada, di cui costituiva una semplice variante, come si può notare anche dalla segnaletica collocata a Olmo, recante l’indicazione per la Ca’ San Marco sia in direzione di Mezzoldo, sia in quella di Averara.

La Via Mercatorum e le altre strade ad andamento verticale