Storia - Le antiche strade

La Valle Averara ha da sempre privilegiato le comunicazioni con le comunità situate sul versante settentrionale delle Orobie con le quali i contatti erano già intensi nel corso del Medioevo. Nei primi secoli non sempre questi rapporti erano pacifici, anzi, talvolta queste strade erano battute da orde barbariche provenienti dall’Europa centrale: sembra infatti che attraverso la Valle Averara siano scesi all’inizio del X secolo gli Ungari, provenienti dalla Val della Mera in Svizzera, per una delle loro scorribande nell’Italia settentrionale. I rapporti con la Valsassina furono particolarmente intensi durante il periodo della signoria viscontea, ma rimasero vivi, specie in campo commerciale, anche dopo il passaggio sotto Venezia.

L’antica Valle Averara

Assiduo fu il rapporto sul piano religioso con la pieve di Primaluna dove c’era la chiesa matrice della Valle Averara, rapporti che si mantennero intensi anche dopo il loro passaggio, alla fine del Settecento, sotto la diocesi di Bergamo. Con la Valtellina, terra di transito dei mercanti d’oltralpe, i rapporti furono sempre prevalentemente commerciali. Parallelamente al commercio regolare, lungo queste vie si svolgeva un intenso traffico di contrabbando: si importavano clandestinamente tabacchi, tessuti e cereali e si vendevano prodotti caseari e metallurgici. Il contrabbando fu tollerato da Venezia, perché tale pratica sopperiva all’inadeguatezza dei rifornimenti statali.

L’antica Valle Averara