Storia - L’antica Valle Averara

E’ plausibile che i primi abitanti della Valle Averara siano giunti dalla vicina Valsassina, come proverebbero diversi toponimi comuni alle due valli, quali Bindo, Carale, Gero e Muggiasca, e l’assodata appartenenza della primitiva comunità religiosa della valle alla pieve di Primaluna. Il nome di Averara non era allora riferito solamente all’attuale omonimo Comune, costituitosi solo in epoca napoleonica, bensì all’intera Valle Averara, ed era identificabile con il territorio degli attuali comuni di Averara, Santa Brigida, Cusio, Ornica, Cassiglio, Olmo e Mezzoldo.

L’antica Valle Averara L’appartenenza di queste popolazioni alla pieve di Primaluna è comunemente accettata, mentre non sono state ancora completamente chiarite le vicende relative all’originaria giurisdizione politica. Secondo Giuseppe Arrigoni, storico della Valsassina, il territorio della Valle Averara avrebbe fatto parte del feudo arcivescovile di Milano già fin dai tempi del Sacro Romano Impero, quando la Valsassina e la Valle Averara erano attribuite al contado di Lecco, a sua volta dipendente da Milano.

L’amministrazione civile e religiosa di queste terre da parte degli arcivescovi di Milano si sarebbe protratta fin verso il 1100, quando sarebbe avvenuta la subinfeudazione alla famiglia dei Della Torre o Torriani destinata a governarle per oltre due secoli, fino all’avvento dei Visconti. Altri storici, soprattutto di area bergamasca, hanno invece sostenuto l’appartenenza di questi territori, fin dall’epoca carolingia, al contado di Bergamo.