Premessa generale agli itinerari

In questa sezione vengono presentati 10 itinerari che nel loro sviluppo coprono quasi per intero il territorio comunale di Santa Brigida, permettendone una lettura sotto molteplici aspetti: da quello naturalistico a quello storico, a quello agroforestale, senza trascurare il paesaggio, la geologia, la cultura rurale, l’architettura e la toponomastica.Gli itinerari vogliono insomma essere lo spunto per descrivere le molte bellezze e ricchezze sambrigidesi, il filo rosso che collega aspetti tra loro assai diversi ma spesso contigui, che si raccolgono uno accanto all’altro definendo insieme i caratteri peculiari di questa terra. Si tratta di 9 itinerari ad anello e di 1 itinerario lineare, di diversa lunghezza, impegno e difficoltà. La preferenza accordata agli itinerari anulari è finalizzata ad offrire un’escursione più piacevole e interessante e maggiori possibilità di conoscenza dei luoghi attraversati. Le 10 proposte ripercorrono e spesso raccordano i numerosi itinerari da tempo individuati e numerati sul territorio comunale, che nelle descrizioni vengono puntualmente citati al fine di fornire un adeguato riscontro “in campo” a chi li percorre. Per questa ragione non si sono voluti introdurre nuovi numeri o codici identificativi, che avrebbero inflazionato la segnaletica a terra e rischiato di essere motivo di confusione più che di aiuto per l’escursionista. Nella descrizione degli itinerari i termini destra e sinistra, quando non diversamente indicato, sono riferiti al senso di marcia. Laddove si parla di lato destro e sinistro della valle si intende quello idrografico (con i monti alle spalle).

Le coordinate degli itinerari
Ogni itinerario è introdotto da una breve presentazione e da una serie di dati sintetici che nel complesso consentono di valutarne la lunghezza, il dislivello e la difficoltà, oltre che di coglierne gli aspetti salienti. In particolare vengono descritti:

Località di partenza
È il punto dal quale si incomincia a camminare. Quando possibile è collocato in un luogo dotato di parcheggio.

Quota massima
E' la quota del punto più alto toccato dall’itinerario. Il dato consente di trarre indicazioni sul più adeguato abbigliamento da utilizzare.

Periodo consigliato
Indica il periodo ottimale per l’escursione, che in presenza di condizioni meteorologiche favorevoli può anche significativamente dilatarsi.

Tempo di percorrenza
È indicato in ore (h) e naturalmente non tiene conto delle eventuali soste. Si è tenuto conto del dato convenzionale che stima in 330 metri il dislivello che una persona normalmente allenata può percorrere in un’ora di cammino.

Dislivello in salita
È riportato in metri (m) e indica la differenza tra la quota massima e quella di partenza. I valori sono accompagnati dalla parola “circa” perché sempre arrotondati per eccesso o difetto alle cinquine. Il loro computo non tiene conto dei lievi saliscendi intermedi.

Difficoltà
Indica il livello massimo di difficoltà incontrabile, anche per un breve tratto. Nella sua definizione si è fatto riferimento alla scala convenzionale:

T (turistico): itinerari con percorsi evidenti, su stradine, mulattiere o comodi sentieri, che di norma non pongono incertezze o problemi di orientamento e sono percorribili da chiunque abbia un minimo di abitudine alla camminata;
E (escursionistico): itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri o su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, incolti, boschi), di solito con segnalazioni. Richiedono una minima conoscenza della montagna, una discreta preparazione fisica e attrezzatura adeguata.

Emergenze
In caso di infortunio è necessario fare riferimento al Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), raggiungibile telefonicamente al n. 118. L’avvento dei telefoni cellulari ha reso più facile la richiesta di soccorso ma non di rado in montagna il segnale telefonico è carente e pertanto sono ancora preziose le postazioni telefoniche fisse dei rifugi e, nelle aree di bassa quota, degli edifici pubblici e privati.