Religione - Gli affreschi interni

La cappella di San Nicola da Tolentino
Gli affreschi interni Rispetto all’epoca di esecuzione questi affreschi si possono dividere in due gruppi distinti. Il primo riguarda la teoria di Sette Apostoli reggenti cartigli situati nella fascia centrale della parete di fondo. Si tratta di opere di autore ignoto risalenti alla prima metà del Quattrocento e quindi appartenenti alla chiesa originaria. Sono collocati al di sotto della linea del tetto dell’edificio primitivo e corrispondono ai dipinti del portico a cui si rifanno anche per ragioni stilistiche. Risale alla stessa epoca anche il San Nicola da Tolentino raccolto in preghiera all’ingresso di una chiesa, raffigurato sotto l’apostolo di sinistra. Questo soggetto verrà ripreso quasi integralmente alla fine del secolo dall’autore delle Storie di San Nicola dipinte sul resto della cappella. Tra i dipinti della chiesa primitiva va annoverato anche il San Sebastiano ritratto sulla base sinistra dell’arco e in seguito coperto dalle due Storie di San Nicola che ora sono staccate e appese sulla parte bassa della cappella. Gli affreschi della parte alta della cappella e dell’arco vennero eseguiti dopo l’intervento di sopralzo. Il vertice dell’arco è occupato dalla figura di Cristo Pantocratore tra i Simboli degli Evangelisti e i quattro Padri della Chiesa. I due lati dell’arco recano una serie di riquadri con le Storie di San Nicola da Tolentino, mentre nella lunetta sono dipinti, al centro, un Cristo in Croce tra la Madonna e San Giovanni, a sinistra una Figura orante all’interno di una chiesa (forse la madre di San Nicola) e a destra l’Apparizione dell’Angelo a una coppia di sposi. Gli affreschi di epoca posteriore al sopralzo sono stati attribuiti ad Angelo Baschenis perché presentano diverse analogie con quelli da lui eseguiti e firmati nel 1485 nella sagrestia della parrocchiale di Ornica. Qualche dubbio sorge a proposito delle Storie di San Nicola che appaiono stilisticamente più semplici e potrebbero essere state eseguite da allievi del Baschenis.

Affreschi del presbiterio
Sulla parete dell’abside sono visibili i resti di una grande Crocifissione, nella quale sono parzialmente riconoscibili le figure dei due ladroni, della Madonna con le pie donne e degli angeli, mentre la figura del Cristo è stata irrimediabilmente cancellata alla metà del Novecento dall’abbattimento di una parte della parete. Di grande interesse appaiono i due riquadri, entrambi datati, situati alla base dell’abside.

Gli affreschi interniAlla sinistra è raffigurato Cristo nel sepolcro con i Santi Lorenzo e Onofrio. Sotto il cartiglio, recante una preghiera, è leggibile la data di esecuzione “MCCCCLXXVIII DIE TERTIO MENSIS APRILIS. LAUS DEO”. L’affresco di destra, che rappresenta la Madonna in trono col Bambino e i Santi Rocco e Sebastiano, è invece datato “1483 DIE V APRILIS”. La particolarità di questo dipinto è costituita dalla scritta che appare sotto la data: “SIT SEMPER SINE VHE QUI MICHI DIXERIT AVE”, laddove la parola vhe (o uhe come potrebbe leggersi nella grafia antica) ha dato origine ad una serie di supposizioni su quale fosse la natura del male a cui si voleva scampare. Probabilmente si tratta della sostantivazione della forma vae, guai: sia sempre senza guai chi mi avrà rivolto il saluto. Quanto all’autore, la datazione e le caratteristiche pittoriche fanno propendere per l’attribuzione anche dei soggetti dell’abside ad Angelo Baschenis.

Gli affreschi interni

Gli affreschi interni

Affreschi della parete laterale sinistra
Per concludere la descrizione degli affreschi, sulla parete laterale sinistra della chiesa sono visibili un Sant’Antonio abate e un frammento di Madonna col Bambino dove la Vergine appare con in mano un bel fiore bianco. Sulla parete di fondo sono appesi gli strappi di uno Stemma di San Carlo Borromeo e di una Madonna in trono col Bambino. Questi due affreschi si trovavano in sagrestia, uno sopra l’altro: lo stemma di San Carlo, datato 1566, venne eseguito in occasione della sua prima visita pastorale, l’altro è della prima metà del Quattrocento.

Gli affreschi interni

Gli affreschi interni

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