La Valle Averara patria di importanti pittori
Simone II Baschenis (1490 ca. 1555)

Simone II Baschenis (1490 ca. 1555). Figlio di Cristoforo, è considerato l’affreschista più qualificato di tutta la dinastia, in quanto la sua opera presenta una certa impronta rinascimentale e un gusto creativo personale. Tra le sue opere, l’assemblea dei Santi e Dottori della Chiesa a Commezzadura (1512), la Leggenda di Carlo Magno e le Storie di Santo Stefano nell’omonima chiesa di Carisolo (1519), l’Annunciazione e altri affreschi sul protiro della chiesa della Natività a Pellizzano (1534), la grande Crocifissione di Santa Maria Javré (1543) e la decorazione degli interni di quello splendido gioiello che è la chiesa di San Vigilio a Pinzolo (1539), dove tra l’altro è possibile ammirare la rappresentazione dei Vizi capitali, una Crocifissione, un Cristo Pantocratore con i Quattro Evangelisti e i Dottori della Chiesa e Scene della vita di San Vigilio. L’artista ha legato il suo nome a due originali Danze Macabre: quella dipinta sull’esterno della chiesa di Santo Stefano a Carisolo, eseguita nel 1519 e soprattutto quella grandiosa della chiesa di San Vigilio a Pinzolo, del 1539, considerata un capolavoro nel suo genere. Simone II fu l’ultimo esponente della famiglia a lavorare in Trentino. Verso il 1550 si stabilì definitivamente nella sua casa della Colla, assieme ai figli, due dei quali, Filippo e Cristoforo, continuarono l’attività pittorica in Valle Brembana. La sua figlia Lucia sposerà un Guarinoni della Fontana da cui avrà per figlio quel Giovanni Battista Guarinoni che diventerà a sua volta un eccellente pittore. Numerosi sono i documenti in cui compare il nome di Simone II. Nell’archivio parrocchiale di Averara è conservata la trascrizione, effettuata nel Seicento dal notaio Jacopo Pesenti, di un’iscrizione datata 21 maggio 1513, che era posta su un altare della chiesa di San Giacomo. Nell’iscrizione l’artista afferma di aver realizzato sia le sculture, sia le pitture dell’altare: “Hoc sacrum et venerabile opus sculptum fuit ac depictum per me Simonem de Baschenis della Colla”. Simone II figura inoltre come teste in alcuni atti del notaio Prospero fu Paolo Bottagisi. Il 26 gennaio 1551 è indicato come “magistro Simone pictore f. quondam magistri Christofori de Baschenis dela Cola”.

Simone II Baschenis

Simone II Baschenis