La Valle Averara patria di importanti pittori
I Baschenis a Bergamo e in Trentino

Le prime testimonianze dell’attività artistica dei Baschenis compaiono verso la metà del Quattrocento. Da allora si sono succeduti di padre in figlio, abbellendo di affreschi decine di chiese in Valle Brembana e nel resto della Bergamasca. Dalla metà del Quattrocento, per quasi un secolo, troviamo una decina di questi pittori attivi anche nelle vallate del Trentino occidentale, dove arrivarono probabilmente a seguito di commissioni ottenute nell’area bresciana. Differenti per ispirazione e capacità artistica, piuttosto restii ad accogliere le istanze rinascimentali, seppero tutti interpretare con gusto e originalità le tematiche proprie dell’arte sacra, non disdegnando a volte di spaziare nel profano, fino a dare alla grande pittura italiana le opere prestigiose di Evaristo, autentici capolavori in assoluto. Nei loro affreschi i Baschenis si rendono interpreti delle fatiche e delle sofferenze del popolo contadino di montagna, le loro opere rispecchiano le aspirazioni della gente umile, fosse essa bergamasca o trentina, alla quale presentano in forma didascalica i principali misteri della fede cristiana.

I Baschenis a Bergamo e in Trentino