Itinerario: L’Anello dei due Cugno




Le coordinate dell’itinerario
Itinerario ad anello alla portata di tutti che aggirando il Monte Caravino ripercorre i tracciati di collegamento tra le due omonime contrade di Cugno: quella di sopra, in comune di Santa Brigida, e quella di sotto, in comune di Olmo al Brembo. Nel tratto di crinale il sentiero si fa meno evidente e pertanto la sua percorrenza richiede maggiore attenzione.
Località di partenza: Cugno di sopra (m 740) Quota massima: m 770 (Prati di Taina)
Tempo di percorrenza: h 2:00 circaDislivello in salita: m 220 circa
Periodo consigliato: tutto l’annoDifficoltà: E (escursionistico)

Da Cugno di sopra (m 740; termine carrabile), stando alti, si attraversa la contrada, tutta raccolta in una piega protetta e assolata del monte, e fatti pochi metri si giunge in corrispondenza di un impluvio, ove il prato lascia spazio al bosco (segnavia 5). Trascurando i sentieri che salgono e scendono il versante, in lieve ascesa si traversa prima un impianto artificiale di Peccio e poi i prati di Taina, con begli scorci sui monti Venturosa e Baciamorti. La presenza di rimboschimenti ma soprattutto di giovani boschi a dominanza di Frassino maggiore e Acero montano evidenzia la passata destinazione prativa di molte di queste aree, che con l’abbandono sono state presto colonizzate dai cosiddetti “mangiaprati”. Sempre seguendo l’evidente sentiero, con larga curva si prosegue verso levante (appostamento venatorio) e di lì a poco si rientra nel bosco. Tra terrazzamenti abbandonati (ronchi), che sfruttavano la posizione assolata e riparata dal vento, e magri boschi, che dicono di versanti ripidi e di suoli superficiali, si scende sino a un evidente bivio, ove si continua in piano verso sinistra guadagnando così il crinale del monte, che le antiche carte chiamano Caravino (Caraì). Con due svolte ravvicinate si supera una sorta di dosso e ci si porta poco sotto lo spartiacque, lungo il fianco destro della Val Mora.

Calando gradualmente verso Sud-Est e facendo attenzione nei tratti in cui il sentiero si fa meno evidente, si aggirano le rocce della Corna de Cögn, si superano alcuni appostamenti venatori e infine si raggiungono i prati e le baite di Téi, ove il sentiero lascia il posto a una bella mulattiera che unendosi al sentiero n. 1 di Olmo al Brembo raggiunge le antiche case di Cugno di sotto (m 560). Data una visita al piccolo borgo e alle sue suggestive architetture, seguendo l’itinerario n. 1 di Olmo al Brembo si torna all’incrocio posto poco a monte dell’abitato per poi proseguire verso Nord (indicazioni), di nuovo in ambiente boschivo. Su sentiero evidente e sostanzialmente piano in circa 15 minuti si raggiunge il ponte sul Torrente Acqua Nera (m 555), in corrispondenza del quale si stacca sulla destra la mulattiera che raggiunge Portici, una delle contrade più antiche di Olmo al Brembo. L’itinerario seguita in falsopiano (segnavia 6), lungo un tracciato attrezzato per le attività didattiche e all’ombra di un bosco a tratti formato da una suggestiva fustaia di Tiglio, sino a raggiungere, oltre una vallecola con bella vista sul Torrente Acqua Nera (area di sosta), i prati e gli edifici abbandonati di Prà del Berghèm, al confine tra i comuni di Olmo al Brembo e Santa Brigida. Qui il sentiero prende gradualmente a salire e in una bella fustaia mista di Peccio, Tiglio, Faggio e Frassino maggiore si porta nella breve Val di Guèi e di lì a poco all’omonima Cà (m 725; indicazioni), ove lascia spazio a una carrabile. Lungo quest’ultima si raggiunge in pochi minuti la strada comunale per Cugno di sopra (Via Cugno), che in breve, verso sinistra, toccando le case di Pozzolo, riporta alla piazzetta della contrada.

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